PAPA FRANCESCO CHIAMA, E NOCI RISPONDE PRESENTE
Il Papa chiama e Noci risponde presente. Lo scorso lunedì 18 aprile, giorno di Pasquetta, in Piazza San Pietro, a Roma, Papa Francesco ha incontrato circa 80mila adolescenti provenienti da tutta Italia. Tra loro anche un gruppo di ragazzi nocesi che, accompagnati dai loro educatori e da don Stefano Mazzarisi, insieme ad altri gruppi della diocesi di Conversano-Monopoli, hanno risposto alla chiamata del Pontefice.
Tanta l’emozione negli occhi dei tanti ragazzi e ragazze presenti che provano a lasciarsi alle spalle la fatica della pandemia, così come spiega Rosa Quarato, ragazza nocese presente in Piazza San Pietro: "Tra bandiere colorate, bandane e striscioni, in Piazza San Pietro a Pasquetta per incontrare il Papa, eravamo presenti anche noi ragazzi di Noci. La risposta, ad una chiamata così importante, non è mancata da parte nostra, ben 500 adolescenti della nostra diocesi si sono messi in marcia per affrontare questo Pellegrinaggio. Persino il volto del Papa pareva emozionato alla vista di così tanto sapore di gioventù. Assieme ad altre 80 mila persone con la nostra presenza, la nostra voce e il nostro entusiasmo ci siamo fatti sentire riempendo una piazza che fino a due anni fa avevamo visto vuota dalle TV delle nostre case. Fiduciosi delle nostre capacità e pronti a rimboccarci le maniche per gli altri abbiamo gridato il nostro “Eccoci” al mondo, saldi nel ripetere il nostro no alla guerra e il nostro sì ad un futuro da costruire".
Alle parole di Rosa si aggiungono quelle dell’educatrice Acr, Mara Laera, che sottolinea come questo appuntamento post Covid è stato importante per tutti: "Proveniamo da un momento di stallo un momento che ci ha fermato soprattutto sul lato umano. Il pellegrinaggio ha rappresentato un momento di ripresa, un momento molto sentito da noi e soprattutto dai ragazzi perché hanno potuto risentire il loro essere parte di qualcosa. Papa Francesco ha detto che i momenti di buio ci sono ma sta a noi decidere come affrontarli. Ha sottolineato come sia importante 'accendere la luce'. Questa esperienza è un primo accenno di luce, una luce che bisogna alimentare con la preghiera e la condivisione. L'occasione di vivere questa esperienza e vedere il Papa ha suscitato in noi tante sensazioni: ci siamo sentiti tutti compagni di viaggio, di una chiesa in cammino e soprattutto pronta ad accogliere altri compagni. Perciò #seguimi!".